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Il Medioevo e..Monteleone

 

Nel luglio 1140 , Ruggero II , Re di Sicilia, convocò ad Ariano , i suoi feudatari, per emanare le Assise di Ariano , una vera e propria costituzione per il suo regno.Le Assise costituivano un corpo di leggi che regolavano molti aspetti della vita burocratica, economica e militare del Regno.

Si tennero, in realta', nella localita' Bosco SelvaMala, territorio attualmente parte di Monteleone di Puglia, sotto grandi tendoni.

Venivano estesi di molto i limiti al potere feudale già posti dalle Corti di Melfi del 1129 , e veniva asserita la visione che Ruggero aveva della monarchia Siciliana -- essenzialmente, una monarchia assoluta di stampo Bizantino , dove il trilinguismo è di rigore (latino, greco ed arabo) e temperata dal pragmatismo occidentale e dalla necessità di far convivere pacificamente i cinque popoli ( Normanni , Lombardi , Arabi , Greci ed Ebrei ) e le tre religioni ( Cristiana , ulteriormente divisa fra Cattolici e Ortodossi; Islamica ; Ebraica ) del Regno. In particolare, le Assise stabilivano due importanti principi:

• . che per tutto quanto non fosse in diretta contraddizione con le Assise, ciascuno dei sudditi del Re avrebbe continuato a vivere secondo le leggi e le usanze precedenti, distintamente per ciascuna comunità (i Musulmani secondo i precetti Islamici, ecc.);

• . che la Legge era di diretta ed esclusiva emanazione reale, che il Re solo poteva ritenersi al di sopra di essa (e ordinare altrimenti in casi specifici), e che ogni comportamento difforme dalla Legge era da considerare un crimine: tradimento (ovvero un crimine di lesa maestà , punibile con la morte).

I 44 paragrafi delle Assise trattavano del diritto e della giurisdizione ecclesiastiche (in cui un ruolo importante era riservato al Re, anche a seguito della Legazione apostolica perpetua che il Gran Conte Ruggero I aveva strappato a Papa Urbano II 42 anni prima), di diritto pubblico e di potere regio, ma anche di diritto privato (il matrimonio) e di diritto penale, di amministrazione fiscale, di regolamenti commerciali (professioni del medico e del farmacista). Si trattava di un'opera di sintesi tra le tradizioni franche e normanne, bizantine e musulmane. Molta parte delle Assise derivava dal Codice di Giustiniano , eppure la nuova legislazione, nel suo complesso, era un'opera originale, unica nel suo genere in tutto il panorama Medievale. L'equilibrio fra il potere regio, feudale, ecclesiastico, e burocratico costruito dalle Assise avrebbe retto il meridione d'Italia per i successivi sette secoli.                                

  

 

Ruggero II d'Altavilla, re di Sicilia

 

Nel 1101 Ruggero II d'Altavilla è, sotto la tutela della madre Adelasia, erede della contea di Sicilia. Nel 1127, alla morte di Guglielmo duca di Puglia, senza eredi, egli ne rivendica l'eredità. Dopo una lotta contro i baroni meridionali ribelli, i papi e gli imperatori di Germania, riesce a restare padrone di tutto il Mezzogiorno, assumendo il titolo di re di Sicilia (incoronazione: 1130. riconoscimento pontificio: 1139). Nasce il regno normanno di Sicilia. Nel 1146 intraprende una campagna contro i Musulmani d'Africa, e occupa la costa africana da Tripoli a Capo Bon. Nel 1147 conquista i territori bizantini di Corfù, Corinto e Tebe.

 

 

La nuova moneta

 

Subito dopo aver promulgato le Assise, Ruggero introdusse una nuova moneta unica per tutto il Regno, il Ducato. Si trattava della prima volta che veniva creata una moneta nazionale; in precedenza, i vassalli di più alto rango avevano il diritto di battere moneta propria. Il Ducato prendeva nome dal Ducato d'Apulia (Puglia), il primo titolo di cui gli Altavilla erano stati investiti in Italia. La teoria secondo cui il nome della moneta derivava dall'iscrizione Sit tibi, Christe, datus, quem tu regis, iste ducatus (Sia reso a te, Cristo, che reggi questo ducato) è probabilmente infondata, dato che l'iscrizione non è attestata. I primi ducati vennero coniati a Brindisi (ma pare fossero di cattiva lega). Nei secoli successivi il Ducato divenne la moneta di riferimento del mondo occidentale, adottato anche da Venezia (che emise i primi ducati d'argento nel 1202 e d'oro nel 1284). I Ducati di Ruggero contenevano l'iscrizione AN.R.X ovvero anno regni decimo (decimo anno di regno), con riferimento al regno di Ruggero, e recavano un'effige del Re e, sul verso, un'immagine del Cristo. La scelta era politica: in precedenza, le monete in circolazione recavano sul verso un'immagine di San Pietro, e in effetti i Duchi di Apulia erano formalmente feudatari del Papa, successore di Pietro. Le nuove monete volevano suggerire invece che Ruggero (e i suoi eredi) ricevevano la propria investitura per virtù divina, senza l'intervento di intermediari. Altre monete, di taglio inferiore, recavano varie iscrizioni greche, latine e arabe — un'efficace sintesi dei valori di tolleranza e integrazione che illuminavano il Regno di Sicilia.

 

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